rethink everything.®, la filosofia di Lombard Odier, presta il proprio nome al racconto delle concrete azioni di sostenibilità delle imprese italiane.

Un approfondimento crossmediale sulle aziende che stanno ripensando concretamente il proprio modello economico trasformando prodotti, servizi e processi per assicurare al contempo sostenibilità dell’impresa nel lungo termine e benessere del Pianeta e della collettività.

Dall’economia circolare all’elettrificazione, dal rispetto della biodiversità all’inclusività: le imprese sostenibili e responsabili diventano protagoniste del cambiamento.

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Le sfide del comparto tessile per un minor impatto ambientale

Il comparto tessile e della moda, che per l’Unione Europea rappresenta il quarto settore più inquinante a causa dell’uso di materie prime essenziali e di acqua, è ritenuto uno dei settori industriali fondamentali nella svolta verso l’economia circolare, a causa del suo significativo impatto ambientale. Oggi approfondiamo la storia di Limonta , azienda familiare con una storia di 130 anni caratterizzata da crescita e ricerca, un gruppo con un’anima artigianale e una struttura industriale che opera nei settori della tessitura, della nobilitazione tessile ma che da sempre si impegna concretamente per la sostenibilità integrando l’eccellenza delle prestazioni con il rispetto ambientale

“CLEAN BEAUTY”, l’industria della bellezza è sempre più sostenibile.

Oggi l’industria della bellezza e del benessere ha un importante costo ambientale e impronta carbonica. Come conseguenza di ciò la domanda di prodotti di bellezza che rispettino l’ambiente è in crescita ed è così che nasce l’idea di “clean beauty” ovvero “bellezza pulita”. Questa tendenza è perfettamente incarnata dall’attività del Gruppo Davines una B CORP di cui oggi raccontiamo il percorso.

Industria alimentare e l’impegno alla sostenibilità.

Tra le sfide che si trova ad affrontare oggi l’industria alimentare c’è prima di tutto il proprio impatto ambientale, motivo per cui questo settore si ritrova a ripensare il modo in cui si produce, si trasporta e si consuma il cibo. L’attenzione va soprattutto alla riduzione delle sostanze inquinanti e della plastica, degli sprechi e al minore uso di acqua. Tra le aziende che si impegnano concretamente per la sostenibilità, c’è Sammontana: azienda familiare specializzata soprattutto nella produzione di gelati, nata quasi 80 anni fa e che ha scelto la sostenibilità delle filiere di fornitura dei propri prodotti.

Il percorso che ci porta verso una economia CLIC®, circolare, snella, inclusiva e pulita, passa dalla storia di aziende come Florim.

Da oltre 60 anni FLORIM produce superfici ceramiche per tutte le esigenze dell’edilizia, dell’architettura e degli interni; i suoi prodotti rappresentano anche un punto di riferimento per il mercato del lusso e guidano il cambiamento verso la sostenibilità.

IRRITEC è un’azienda nata all’inizio degli anni Settanta in Sicilia, specializzata nell’irrigazione di precisione ed è parte del Global Compact Network delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa per la sostenibilità aziendale al mondo.

Progetta, produce e distribuisce prodotti e impianti completi che somministrano la giusta quantità d’acqua e di nutrienti a ogni pianta nelle giuste dosi. I suoi impianti sono impiegati su circa 6.000 chilometri quadrati in oltre 100 paesi e, solo nell’ultimo anno, hanno evitato l’emissione di 731.000 tonnellate di CO2.

Lombard Odier ha scelto di raccontare una storia importante: la storia di LUISAVIAROMA, una azienda del settore moda che segue un percorso nuovo e sostenibile, un percorso volto a ripensare tutto.

LUISAVIAROMA seleziona brand a basso impatto ambientale, che privilegiano materiali certificati, sostenibili e dal minor impatto e che grazie alla loro qualità allungano la vita dei prodotti. Promuove il riciclo e la trasformazione di scarti tessili per la creazione di nuovi capi, informando sulla loro cura e conservazione nel tempo, facendo collaborazioni speciali a beneficio di cause sociali e ambientali volte ad una transizione di tutto il settore verso scelte sempre meno impattanti e inseribili in un’economia circolare. Scopri con noi la loro storia….

La forza rigenerativa della Natura.

E se fosse più redditizio rigenerare la natura piuttosto che impoverirla?
Occorrono soluzioni fondate su beni reali che investano nei terreni degradati.
Rigenerando il suolo. Creando prodotti di maggiore qualità. E migliorando le condizioni di vita delle persone.
Soluzioni che hanno senso non solo sul piano economico, ma anche finanziario.
Investire nella Natura conviene.

Rendere infinite le risorse: un’economia circolare e sostenibile dei materiali.

C’è una visione della crescita economica che ha fatto il suo tempo: è quella lineare, che si nutre dell’esaurimento delle risorse e si avvolge nei fili di plastica e nei fumi dei combustibili fossili. Una contraddizione in termini: una crescita illimitata alimentata da risorse limitate.

Ripensare l’agricoltura per un futuro sostenibile.

Per circa 10.000 anni, l’agricoltura ha alimentato l’umanità, soprattutto grazie alla coltivazione di cereali, ma anche all’allevamento. E grazie anche alla cosiddetta rivoluzione verde – con l’innovazione genetica e l’applicazione di sistemi industriali all’agricoltura – dagli anni Cinquanta a oggi la popolazione mondiale è triplicata.

Elettrificare l’economia.

Oggi abbiamo bisogno di una elettrificazione, pulita, verde, generata senza bruciare combustibili fossili, che producono CO2 e alterano così il clima, per vincere la sfida contro il riscaldamento globale. È questa la nuova modernità: raggiungere le emissioni Net Zero grazie all’uso dell’elettricità.

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Il faro nella tempesta.

Stiamo vivendo una tempesta perfetta di incertezze. Clima. Geopolitica. Inflazione. Recessione. Ma con oltre 225 anni di esperienza, sappiamo che esiste un solo modo per superare la tempesta: tenere la rotta. L’inarrestabile transizione verso un’economia sostenibile è già cominciata e sta transformando la nostra economia. Il nostro ruolo è guidare con serenità i nostri clienti grazie a soluzioni di investimento innovative, verso un futuro che è già iniziato.

Confini planetari: i limiti di sicurezza dell’umanità.

Come spiega Michael Urban, Chief Sustainability Strategist di Lombard Odier, nove confini planetari – tra cui il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e i rifiuti tossici – definiscono i limiti alla quantità di attività umana che il pianeta può sopportare senza causare danni irreversibili all’ambiente. Scoprite come il quadro di riferimento dei confini planetari può aiutare a orientarsi verso un modello economico più sostenibile che rispetti i limiti di sicurezza del nostro pianeta e preservi l’ambiente per le generazioni future.

Le comunità indigene in prima linea nella lotta per la protezione delle foreste tropicali.

Dopo decenni di cambiamenti nell’uso del suolo su scala industriale, le foreste tropicali sono in grave pericolo. Per salvarle, dobbiamo rivolgerci alle comunità locali e indigene che guidano la lotta da generazioni.